Fantascienza: orde di migranti europei.

BUONE LETTURE

«Gli Stati Uniti d’Africa» di Abourahman A. Waberi edito da Morellini.

E’ un romanzo di fantascienza: ci troviamo in un universo parallelo dove l’Africa ricca e potente viene minacciata da orde di occidentali poveri.

Alla provocazione Waberi, nato a Gibuti ma in Francia da un ventennio, aggiunge una scrittura scintillante e la capacità di incrociare le storie ai personaggi.

Nel centro d’accoglienza per immigrati della felice Asmara incontriamo un caucasico di etnia svizzera che cerca di sopravvivere, l’anti-razzista eritrea Malaika detta Maya coraggiosa al punto di sbarcare nell’Absurdistan (perfido e azzeccato soprannome per l’Europa). Sullo sfondo gli astronauti del Mali, le African Queens, il Neguscafè e gli afro-razzisti alla Bossi.

Pagine dure ma sempre con un filo di speranza, anche nelle peggiori situazioni troviamo le mille e una maniera di essere un umano tra altri umani … forse il resto verrà più tardi.

Il libro ha avuto un grosso successo in Francia, leggetelo ne vale la pena.

Ecco vi l’incipit: “Se ne sta lì, stremato. In silenzio. La luce tremolante di una candela illumina appena la stanza del falegname nel centro di accoglienza per lavoratori immigrati. Questo caucasico di etnia svizzera parla un dialetto tedesco e sostiene di essere fuggito dalla violenza e dalla fame nell’era del jet e del web. Tuttavia, conserva intatta l’aura che affascina le nostre infermiere e i nostri operatori umanitari.”.