Liberati i “Banditi del clima” di Greenpeace

Buone notizie per Greenpeace. La prima è che il Tar di Lecce ha annullato l’ordinanza del questore di Brindisi che vietava a 12 attivisti, i «banditi del clima», di rientrare in città per 3 anni ritenendoli «socialmente pericolosi» perché il 30 novembre scorso scalarono la centrale a carbone di Cerano calando lo striscione «First Climate Killer in Italy», «primo killer del clima in Italia».
«L’attività dimostrativa è stata attuata a difesa di valori costituzionalmente protetti quali l’ambiente e la salute della popolazione», si legge nella sentenza,  la manifestazione trova apprezzabili e giustificati presupposti nella situazione di grave rischio ambientale dichiarata da tempo per il territorio di Brindisi. La seconda buona notizia è che la città di Brindisi ha proposto la cittadinanza onoraria ai 12 «banditi». «Per noi sarebbe davvero un onore avere la cittadinanza onoraria perché sarebbe un riconoscimento alle ragioni di chi si batte per l’interesse generale dell’ambiente e della salute e che i 12 attivisti non sono considerati ‘individui socialmente pericolosi’ da chi rappresenta la cittadinanza», ha dichiarato Giuseppe Onufrio direttore delle campagne e «bandito».

Fonte: Carta [3 Aprile 2008]